Ma di cosa si tratta?
Il primo accordo di questo tipo, siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana e le associazioni di rappresentanza delle imprese, risale al 2009, all’indomani della crisi che impattò profondamente sulle PMI innescando il cosiddetto “credit crunch”, vale a dire la netta riduzione di finanziamenti alle imprese da parte delle banche.
Infatti, l’accordo rappresentò la risposta alla crisi offrendo alle PMI la possibilità alle imprese di poter sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine. Da allora, grazie a queste misure, le imprese beneficiarie hanno ottenuto liquidità aggiuntiva per ca 25 miliardi.
L’ultimo di questi accordi, siglato alla fine dello scorso anno, prende il nome di “Accordo per il Credito 2019”.
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:
La misura prevede la possibilità, per le banche che aderiscono all’iniziativa, di:
- sospendere le rate dei finanziamenti
- allungare la durata degli stessi.
Chi ne può usufruire?
Tutte le micro, piccole e medie imprese, a prescindere dal settore di appartenenza, che non abbiano ottenuto un beneficio analogo nel corso dei 24 mesi precedenti.
Le imprese devono essere classificate “in bonis” e non avere rate scadute da più di 90 giorni.
Ma quali sono le operazioni a cui si applica?
A tutti i finanziamenti in essere alla data del 15 novembre 2018 comprese le operazioni di leasing.
Il periodo massimo di sospensione è di 12 mesi. Durante il periodo di sospensione, l’impresa paga solo rate di interessi.
Attenzione!!! La banca può non concedere la moratoria ma è tenuta a dare una risposta entro massimo 30 giorni.
Al cliente non possono essere addebitate spese per questa operazione e il tasso di interesse può essere aumentato al massimo dello 0,60%.
In alternativa alla sospensione, il cliente può richiedere l’allungamento del finanziamento fino al 100% della durata residua.
Anche il credito a breve può essere oggetto di moratoria: in particolare, possono essere allungati fino ad un massimo di 270 giorni gli anticipi crediti scaduti.
Infine, può essere allungato di 120 giorni la scadenza del credito agrario di conduzione.
Ora che sapete in che cosa consiste la moratoria ABI, dobbiamo chiederci perché un’azienda può trovare utile far ricorso a questa misura:
Una prima risposta mi sembra evidente, tutte quelle imprese che, a causa della contrazione del loro giro di affari, non riescono a far fronte al pagamento delle rate dei finanziamenti.
La seconda è meno intuitiva in quanto non riguarda le imprese in temporanea difficoltà. La moratoria ABI, infatti, può essere richiesta anche da aziende in salute che intendono spostare sul circolante flussi di cash flow assorbiti dalle rate dei finanziamenti a medio lungo termine per esempio per aumentare le scorte piuttosto che diminuire gli utilizzi dei fidi a breve notoriamente molto più onerosi.