Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è stato istituito con la legge di stabilità 2016. Oggi ve ne parlo anche perché la manovra per il 2020 prevede la proroga a tutto 2020 di questo tipo di agevolazione.
Vediamo chi ne può fruire
Le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive che si trovano nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Sono ammissibili tutti i settori di attività economica tranne le imprese che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti, della produzione e della distribuzione di energia, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Quali investimenti rientrano
Il credito d’imposta è attribuito in relazione agli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019, termine che, come dicevo, sarà prorogato al 31 dicembre 2020.
Riguarda l’acquisto, anche in leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie compresa la loro realizzazione in economia o mediante contratto di appalto.
Non tutti i nuovi investimenti sono agevolabili; occorre che il nuovo investimento determini almeno una delle seguenti condizioni:
a) Creazione di un nuovo stabilimento;
b) Ampliamento capacità produttiva di uno stabilimento già esistente;
c) Diversificazione produttiva, con creazione di un prodotto mai fabbricato precedentemente o con un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Qual è la dimensione massima degli investimenti?
L’ammontare massimo di ciascun progetto di investimento è pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese, a 10 milioni per le medie imprese e a 15 milioni per le grandi imprese.
A quanto ammonta l’agevolazione
Dipende dalla dimensione dell’impresa.
➢ 45 % per le piccole imprese
➢ 35 % per le medie imprese
➢ 25 % per le grandi imprese.
Qual è la procedura per ottenere il beneficio?
Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione. La comunicazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica.
L’autorizzazione o meno alla fruizione del credito d’imposta è comunicata dall’Agenzia delle entrate in via telematica mediante un’apposita ricevuta.
Come si utilizza
L’impresa può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline.
Attenzione!! L’investimento deve essere stato già “realizzato” al momento in cui si effettuano le compensazioni.