Per la presidente della Bce il caro prezzi nell’Eurozona non ha raggiunto il picco Non è escluso che la politica monetaria possa entrare in territorio restrittivo.
BRUXELLES
La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha avvertito ieri che molto probabilmente l’inflazione non ha ancora toccato un picco, e che potrebbe quindi sorprendere nuovamente al rialzo. Con l’occasione, la banchiera centrale ha confermato che i tassi d’interesse nella zona euro continueranno ad aumentare nel prossimo futuro in un contesto economico che continuerà ad indebolirsi anche all’inizio del 2023.
Parlando dinanzi al Parlamento europeo, la signora Lagarde ha affermato: «Mi piacerebbe che l’inflazione avesse raggiunto il suo picco in ottobre (10,6%, ndr), ma temo che non mi spingerei così lontano. Penso ci sia troppa incertezza, in particolare su una componente – il passaggio degli alti costi energetici dai prezzi all’ingrosso ai prezzi al dettaglio – per ipotizzare che l’inflazione abbia effettivamente raggiunto un picco. Ciò mi sorprenderebbe».
La presa di posizione a Bruxelles è giunta dopo che nei giorni scorsi diversi dati – prezzi alla produzione, prezzi del trasporto-merci e delle materie prime così come le stesse aspettative di inflazione – avrebbero mostrato un primo calo dell’inflazione a livello mondiale. Nella zona euro, evidentemente, il quadro è diverso: «I rischi di inflazione, a nostro modo di vedere, continuano a essere al rialzo», ha spiegato la signora Lagarde.
«Prevediamo di aumentare ulteriormente i tassi fino ai livelli necessari per garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%», ha aggiunto l’ex ministra francese, la quale non esclude che il costo del denaro possa entrare in territorio restrittivo. Il tasso di riferimento è oggi al 2%, e la prossima riunione del consiglio direttivo è prevista per il 15 dicembre. Riunione che sarà dedicata anche al modo in cui ridurre la taglia del bilancio della Bce.
«L’elevata incertezza, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e l’indebolimento della domanda globale pesano anche sulla crescita economica, che si prevede continuerà a indebolirsi per il resto di quest’anno e l’inizio del prossimo», ha aggiunto la signora Lagarde, precisando che la sua previsione riguarda il primo trimestre del 2023.
Durante l’audizione, rispondendo a una domanda, la banchiera centrale non ha voluto fare commenti sul nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, «la prima premier donna in Italia a cui faccio i migliori auguri». Si è limitata a ricordare che il governo Draghi aveva fatto «significativi progressi nel migliorare la produttività del Paese» e che l’Italia è il Paese che più beneficerà del NextGenerationEU e del Pnrr: «La nostra speranza (…) è che tali misure vengano attuate per aiutare l’economia italiana».
Infine, la signora Lagarde è stata interpellata ieri anche sull’ipotesi di meccanismo di correzione del prezzo del gas sul mercato TTF di Amsterdam (si veda Il Sole 24 Ore del 25 novembre). Alla richiesta di una valutazione, la banchiera ha spiegato che Francoforte non ha completato l’analisi della recente proposta presentata dalla Commissione europea: «Ciò detto, non ci esprimeremo sull’efficacia di questo eventuale meccanismo, ma solo sui risvolti per la stabilità finanziaria».
© Fonte Ufficiale Il Sole 24 Ore
Scritto da Beda Romano