La Commissione Europea ha recentemente proposto una proroga limitata di tre mesi per la flessibilità sugli aiuti di Stato, inizialmente introdotta con l’arrivo della pandemia da Covid e successivamente estesa per attenuare gli impatti del caro energia. Il Temporary Framework, che attualmente permette l’utilizzo delle garanzie pubbliche sui prestiti per la liquidità e fornisce misure di supporto contro l aumento dei prezzi dell’energia, scadrà il 31 dicembre.
Come anticipato dal quotidiano IlSole24Ore il 24 settembre scorso, la Commissione ha avviato una consultazione con gli Stati membri per valutare le esigenze individuali dei rispettivi governi. Nonostante il range discusso sia stato tra 3 e 6 mesi, sembra che la prudenza abbia prevalso, optando per la proroga più breve.
Secondo le ultime informazioni provenienti dalle agenzie, gli Stati possono continuare a fornire supporto coprendo parte dei costi energetici aggiuntivi solo se i prezzi dell’energia superano significativamente i livelli pre-crisi. La Germania si aspettava una proroga più estesa, mentre paesi con limitate risorse finanziarie, come l’Italia, mostrano preoccupazione per una proroga più lunga, poiché potrebbe creare vantaggi competitivi che minerebbero l’integrità del mercato interno.
Il governo italiano, tuttavia, si è preparato in anticipo: la proroga di alcune misure contro il caro-energia, come il bonus energia, è già prevista nella manovra, anche se con risorse ridotte.
Per quanto riguarda le garanzie, le misure di supporto alla liquidità saranno prorogate solo attraverso il fondo per le PMI. Il governo prevede di varare entro la fine dell’anno una riforma del fondo, rendendo strutturali alcune innovazioni introdotte dal Temporary Framework, come l’innalzamento della soglia massima di finanziamento da 2,5 a 5 milioni, anche se ridurrà la percentuale di copertura. Queste modifiche si applicheranno principalmente a finanziamenti destinati a investimenti, mentre per quelli volti alla liquidità ci sarà una proroga selettiva di soli 3 mesi, fino alla fine di marzo.
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Per quanto riguarda la Sace, la manovra ha introdotto una riforma che prevede la cessazione delle misure per la liquidità, ma potenzia le garanzie per gli investimenti privati su infrastrutture, servizi pubblici e transizione energetica.
La bozza del nuovo Temporary Framework, completa della sua versione finale, è stata inviata agli Stati e si prevede che verrà approvata nei prossimi giorni, diventando operativa all’inizio del prossimo anno.