Riprendendo il discorso già avviato quando abbiamo trattato dello stile di leadership, oggi affrontiamo un tema di grandissima importanza che riguarda la comunicazione.
Comincerei con il darvi una definizione di quello che intendiamo con il termine comunicazione:
“La comunicazione è lo strumento per mettersi in relazione con gli altri, far sapere, stimolare, lanciare sfide, raccogliere idee.
La capacità di comunicare segna una differenza tra il manager e il leader:
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il manager fa fare le cose
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il leader fa in modo che le persone vogliano fare le cose.
Un leader oggi deve essere in grado:
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comunicare efficacemente e con rispetto;
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ascoltare e far sentire importanti le sue persone.
Se riusciamo a far sentire i nostri collaboratori coinvolti, importanti, apprezzati per il loro contributo, considerati molto più che una semplice risorsa, avremo:
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persone motivate;
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pronte alla massima dedizione e sacrificio;
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disponibili ad andare ben oltre quello che consideriamo “il minimo indispensabile”.
Nel mondo d’oggi, con il bombardamento cui siamo sottoposti dai media e dal web, occorre essere diretti, chiari.
Dobbiamo comunicare:
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con parole semplici;
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con concetti chiari;
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utilizzando molto gli esempi
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Essere sintetici
A questo proposito di quest’ultimo punto Shakespeare diceva:
“la brevità è l’anima stessa della saggezza”
Ma saper comunicare non è sufficiente, è necessario anche saper ascoltare. Ma quando parlo di ascolto non mi riferisco solo alle orecchie: l’ascolto è fatto di occhi, cervello, cuore. Saper ascoltare è condizione indispensabile per stabilire una relazione.
Se quando il nostro interlocutore parla noi pensiamo ad altro, se facciamo solo finta di ascoltare o badiamo solo a quello che ci fa comodo, non riusciremo mai ad entrare in empatia con chi ci sta di fronte.
Dobbiamo invece essere attenti, capire il significato delle parole, ci dobbiamo impegnare a comprendere lo stato d’animo del nostro interlocutore chiedendo chiarimenti quando necessario.
Chiariti gli aspetti generali, vediamo ora di entrare più nel dettaglio: se il mio obiettivo è motivare e spingere all’azione, come devo comunicare?
Devo mettere enfasi nel mio discorso, ritmo, utilizzare nel modo appropriato le pause, controllare la gestualità e l’espressione del volto.
Devo puntare a far accettare il cambiamento che vuol dire maggior sacrificio, fatica, rinuncia a qualcosa in cambio di un beneficio.
Ma ricordate: riusciremo a centrare l’obiettivo solo se finalizzo la comunicazione a creare una relazione con i miei interlocutori.