Con la conversione in legge del “decreto Aiuti quater” (D.L. n. 176/2022), viene nuovamente modificata la disciplina delle cessioni dei crediti derivanti dai bonus edilizi (tra cui il bonus ristrutturazione, l’ecobonus, il superbonus e il sismabonus, giusto per citare i più importanti).
Questa volta, a differenza di ciò che è avvenuto negli ultimi mesi, non si tratta di una stretta, ma, al contrario, di un allentamento della stessa.
Infatti, anche a causa delle tantissime truffe scoperte in questo settore, il Legislatore, negli ultimi tempi, aveva messo in atto una serie di misure che avevano lo scopo di limitare quanto più possibile la circolazione dei crediti e, con essa, la difficoltà di tenerne traccia in sede di successivi controlli.
In parallelo era stata prevista una particolare disciplina in tema di responsabilità tra cedente e cessionario, con il coinvolgimento di questi ultimi specie se si tratta di operatori finanziari, quali le banche o Poste.
Ciò, come è facile immaginare, aveva avuto una ripercussione negativa sul mercato delle cessioni dei crediti in quanto molti operatori, specie quelli finanziari, avevano cessato di acquistare i crediti in quanto, da un lato si erano viste chiuse le possibilità di farli circolare e, dall’altro, proprio in virtù di tale difficoltà di “liberarsene”, avevano raggiunto i plafond massimi di capacità di acquisto.