Emiliano e Delli Noci: “Imprese autosufficienti e spinta all’economia circolare, le prossime sfide contro il caro energia”. È la svolta green delle misure di agevolazione regionali. Un pacchetto di nuove misure rese necessarie dalla crisi energetica attuale (dovuta alla congiuntura tra pandemia e conflitto russo-ucraino).
Il Titolo II “Capo 3” e “Capo 6” ora consentirà di presentare, come unico intervento, un programma di investimenti per impianti di realizzazione di energia rinnovabile. Sono compresi: impianti eolici, solari, per energia termica, elettrica a biomasse (liquide, solide, gassose) o anche macchine a fonte geotermica (refrigeratori o pompe di calore). In passato questa operazione sarebbe stata ammissibile solo se all’interno di un progetto più ampio. In aggiunta al contributo, sovviene anche il 35% di premialità per le piccole imprese e il 30% sulle medie. Questi farebbero raggiungere il 45% di agevolazione per le piccole imprese e il 35% per le medie.
Sono agevolabili anche le spese per sistemi di accumulo (storage) e per la realizzazione di stazioni di ricarica di veicoli elettrici ad uso esclusivo dell’impresa. Inoltre, se le imprese avessero bisogno anche di un aiuto per il finanziamento del rischio in forma di garanzie, questo verrebbe valutato oltre i limiti del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole. La sovvenzione complessiva raggiungerebbe il 45% per le medie imprese e il 60% per le piccole. Questo grazie all’applicazione della nuova Carta degli Aiuti approvata dalla Commissione Europea per la programmazione 2021-2027.
L’attenzione all’economia circolare è rivolta: al Titolo II Capo 3 a Pmi che si occupano del “trattamento precedente allo smaltimento di rifiuti non pericolosi speciali solidi o non solidi” e dello smaltimento dei rifiuti di amianto. I Contratti di Programma e i Pia aggiugono anche le imprese impegnate nella produzione di compost.