L’effettiva osservanza della normativa antiriciclaggio negli studi professionali rappresenta un cardine cruciale per garantire trasparenza e legalità nelle attività svolte dai dottori commercialisti e dagli esperti contabili. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), mediante l’informativa numero 146/2023, ha delineato quattro pilastri imprescindibili su cui si deve basare la vigilanza nell’adempimento di tali normative da parte degli ordini professionali.
Il documento inviato ai presidenti degli ordini italiani dettaglia un questionario suddiviso in quattro sezioni chiave. La prima sezione riguarda l’organizzazione dello studio e gli adempimenti antiriciclaggio, ponendo l’accento sulla formazione ricevuta, la nomina di un responsabile della funzione antiriciclaggio, l’autovalutazione del rischio di riciclaggio e l’adozione di procedure standardizzate. La sezione successiva verte sull’adeguata verifica della clientela, richiedendo informazioni sulle misure proporzionate al rischio di riciclaggio, il controllo costante del rapporto con il cliente e l’acquisizione della dichiarazione sulla titolarità effettiva. La terza sezione si concentra sulla conservazione documentale, specificando il sistema utilizzato e le regole di conservazione dei documenti per almeno dieci anni dalla fine del mandato con il cliente. Infine, nella quarta sezione, si esamina la segnalazione delle operazioni sospette, includendo la consapevolezza delle modalità di segnalazione alla Uif o tramite l’applicativo fornito dal Consiglio nazionale di categoria.
È importante sottolineare che, sebbene ogni ordine territoriale abbia libertà di determinare le modalità di controllo, il questionario deve essere compilato dagli iscritti agli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che esercitano la professione. Inoltre, deve essere accompagnato da un’autodichiarazione riguardante la veridicità dei dati forniti.
Il questionario riguarderà i dati e le informazioni relative all’anno solare precedente alla richiesta di compilazione. Infine, tutti gli ordini territoriali, inclusi quelli che non adotteranno il questionario, dovranno comunicare al Consiglio nazionale entro il 15 febbraio 2024 i dati anonimizzati e aggregati dei controlli effettuati, per consentire la preparazione della relazione annuale richiesta dal decreto legislativo 231/07. Questo documento, contenente dati statistici e informazioni sulle attività di vigilanza, supervisione e controllo degli iscritti, sarà trasmesso al Comitato di sicurezza finanziaria entro il 30 marzo.
Le aziende in cerca di supporto per l’adeguamento alle normative antiriciclaggio possono fare affidamento su Media One Consulting, dove avranno a disposizione un consulente esperto pronto ad assistere nell’implementazione delle pratiche richieste, garantendo il rispetto delle direttive del Cndcec e la conformità alle leggi vigenti in materia di antiriciclaggio.