Un contributo a fondo perduto per il settore dell’accoglienza, strutture ricettive, divertimento e porti turistici coniugando la strada dell’efficienza energetica a quella del sostegno diretto. Sono queste alcune delle misure allo studio del ministero del turismo, guidato da Massimo Garavaglia e che sono state presentate durante l’incontro a Pordenone.
Per il settore turistico si tratta di percorrere la strada del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il piano mette a disposizione circa 2 mld e 400 mln con l’obiettivo di utilizzare il contributo a fondo perduto vincolandone l’impiego verso interventi di efficienza energetica, una parte dei fondi dovrà dunque essere destinata a migliorare l’aspetto delle strutture.
Le spese che saranno riconosciute ammissibili vanno dall’incremento dell’efficienza energetica, alla riqualificazione antisismica, dall’implementazione della digitalizzazione all’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’arco temporale d’intervento sarà di medio termine e negli obiettivi del ministero c’è l’inserimento delle norme nel primo provvedimento utile. Nelle scorse settimane sono stati sbloccati, con un decreto, oltre 400 milioni per le imprese del settore turistico. Beneficiari agenzie di viaggio e i tour operator, per le guide turistiche e gli accompagnatori turistici, per gli autobus scoperti, per le imprese turistico-ricettive, per le agenzie di animazione e per gli enti gestori di siti speleologici e grotte.